Partiamo dai più importanti francobolli rari italiani di valore. Molti di voi li conosceranno già ma è sicuramente interessante raccontarne la storia per tutte quelle persone che magari si stanno affacciando al magnifico mondo della filatelia e della collezione di francobolli per la prima volta. Successivamente vedremo invece alcuni francobolli che sono molto più comuni ma che hanno comunque un qualche valore economico: se se interessato a vendere francobolli consulta la nostra guida. Potresti averli anche tu!
I più costosi
Error of colour
Venduto all’asta filatelica internazionale organizzata dalla Galerie Dreyfus a Basilea per 1,8 milioni di euro, stabilendo il record come francobollo più costoso d’Italia e il secondo al mondo, il francobollo Error of colour è una rarissima stampa, conservata su una lettera del 1859, stampato in blu per errore invece dell’allora tradizionale arancione.
Gronchi rosa
Sicuramente il più celebre. Il Gronchi Rosa è una rara italiana: francobolli errore di progettazione. Faceva parte di una 1961 problema per il viaggio del presidente Giovanni Gronchi in tre paesi dell’America del Sud, l’America Latina: Argentina, Uruguay e Perù.
Il bollo del valore di 205 lire rosa era dedicato al viaggio in Perù e infatti il valore nominale era quello necessario per far arrivare la corrispondenza nel paese andino. Il rosa era di tre sfumature, dove quello più scuro rappresentava i due paesi Perù e Italia. Il foglio commemorativo fu presentato all’ambasciatore del Perù che subito si accorse di un clamoroso errore, si adirò minacciando addirittura una crisi diplomatica: in fretta e furia il francobollo venne ritirato e fu corretto l’errore. Come ci si sbagliò? Presto spiegato: l’artista, Renato Mura, ricevette un atlante datato che gli fece commettere il celebre sbaglio: i confini tra il Perù e l’Ecuador. un vecchio atlante utilizzato faceva infatti riferimento ai confini precedenti la guerra con l’Ecuador del 1941-42. Dopo questa guerra, il Perù annetté un territorio nel bacino del Rio delle Amazzoni e questa annessione è da allora rappresentata nelle moderne carte geografiche.
Come detto il francobollo fu rapidamente sostituito in una notte da una versione grigia con i confini corretti ma troppo tardi: ormai il Gronchi Rosa era già stato venduto in alcuni esemplari e già destinato alla storia della filatelia.
Trinacria
Durante la vittoriosa spedizione di Garibaldi per conquistare il Regno delle Due Sicilie ci fu un periodo di dittatura del Regno, detta Dittatura di Garibaldi o garibaldina, che si colloca tra la seconda metà del 1860 e il 5 gennaio 1862.
Nel 1958, precisamente il 1° gennaio, assistiamo alla prima emissione filatelica del Regno delle Due Sicilie, ben 18 anni dopo il Penny Black (6 maggio 1840).
Il francobollo che passerà alla storia come Trinacria e che diventerà uno dei più rari e preziosi in Italia e nel Mondo è stato emesso il 5 novembre 1860, come potete facilmente capire durante il periodo in cui Garibaldi fu dittatore per conto di Vittorio Emanuele. Proprio il Re decise di ridurre il costo dell’affrancatura e perciò ci si trovò di fronte al problema di recuperare il prima possibile il bollo adeguato. Ecco come fecero: presero il mezzo grana risalente prima emissione di Napoli, e modificarono l’indicazione “G.” (di grana) sostituendola con “T.” (di tornese). Tutto a posto! Il francobollo “Trinacria” rimase in vigore per pochissimo tempo e fu sostituito con un altro bollo che prese il nome di “Crocetta” perché riportava la croce simbolo del Regno Sabaudo. Lo scopo dichiarato era di rimuovere quanto prima tutti quei simboli che potessero far ricordare la casa dei Borboni. La Trinacria rimase quindi in vigore per solo un mese fino al 6 dicembre. Il grande valore economico del francobollo Trinacria è facilmente desumibile – quindi – dallo scarsissimo numero di esemplari in circolazione.
3 lire di Toscana Farouk
Il “3 Lire di Toscana Faruk” è uno dei francobolli più rari del mondo, ce ne sono infatti solo due esemplari. Si tratta di una busta contenente il valore da 3 Lire emesso dal Governo Provvisorio della Toscana nel 1860 e recapitata in Egitto.
Il 1° gennaio 1860 fu emessa la serie del governo provvisorio della Toscana, francobollo disegnato da Giuseppe Niderost: la busta destinata in Egitto fu spedita dalla ditta Medina alla filiale di Alessandria d’Egitto, Medina Luzzatto. Dall’archivio Luzzatto la busta finì al re d’Egitto Fuad I e successivamente al figlio Faruk, un grandissimo appassionato di filatelia.
Nel 1952 la rivoluzione nasseriana costrinse alla fuga il re egiziano: le sue strepitose collezioni filateliche furono quindi disperse dalla casa d’asta londinese Harmer nel 1954. Il 3 lire su lettera fu acquistato da Ercole Lanfranchi, la cui collezione Pedemonte fu dispersa all’asta Bolaffi del 2 marzo 1991: il vincitore si aggiudicò il 3 lire di Toscana Faruk per 778 milioni di lire. Una bella cifra, che dite?